Si tratta di un’iniziativa che punta a diffondere la conoscenza di questo lunghissimo corridoio ecologico che ha preso il posto della Cortina di Ferro e che attraversa tutta l’Europa dal Mar di Barents ai Balcani.
Proprio lungo questa barriera politica, che ha separato il continente europeo in Oriente e in Occidente per quasi 40 anni, si è sviluppata una rete di aree naturali di straordinaria importanza e si è conservato un paesaggio della memoria dall’eccezionale valore.
Lungo i suoi 12.500 chilometri la Cortina di Ferro ha concesso alla natura uno spazio dove potersi conservare. La zona di frontiera è così divenuta rifugio per molte specie in via di estinzione.
Oggi la European Green Belt collega 24 Paesi e rappresenta la spina dorsale di una rete ecologica pan-europea. La sua straordinaria importanza è evidente: attraversa quasi tutte le regioni biogeografiche europee e, in una fascia di 50 chilometri su entrambi i lati lungo la Green Belt, si trovano 40 parchi nazionali e più di 3.200 aree naturali protette.
In Italia essa interessa unicamente il Friuli Venezia Giulia in cui sia la dimensione naturale sia quella del patrimonio storico-culturale derivante dalla presenza della Cortina sono molto ben presenti.